NAPOLEON FESTIVAL
250° ANNIVERSARIO
dal 6 al 22 settembre

perchè Sarzana e il Napoleon Festival...
Ormai è storicamente provato, nonostante molte altre città e non solo, in passato abbiano cercato di attribuirsene l'origine, che la famiglia Bonaparte abbia vissuto per secoli a Sarzana, dove i suoi membri assunsero ruoli di rilievo nella vita cittadina, imparentandosi con personaggi di spicco, quali il papa Niccolò V, grande umanista e fondatore della biblioteca vaticana, il cardinale Filippo Calandrini e i marchesi Malaspina, solo per citarne alcuni.
La famiglia Bonaparte emigrò poi in Corsica dove, per successione diretta, diede alla luce nel 1769 colui che diventerà Imperatore dei Francesi, Napoleone.
In una recente pubblicazione dal titolo "Napolèon et les siens" (Napoleone e i suoi), Vincent Haegele, conservatore delle biblioteche di Versailles ed autore, fra l' altro, di una biografia di Napoleone e Giuseppe Bonaparte, cita gli elementi di dimostrazione di origine sarzanese forniti dal nostro concittadino Federico Galantini e contenuti nel suo volume pubblicato a Parigi nel 2004
"Napolèon et Sarzane, les origines italiennes des Bonaparte" (Michel de Maule edizioni - Parigi 2004),
a rivisitazione delle asserzioni "false" fatte da membri della famiglia circa la discendenza dai Bonaparte fiorentini.
In Napoleone scorreva dunque anche sangue sarzanese.
Per questo Sarzana, cogliendo anche l' occasione della fortunata circostanza che nel 2009 ricorre il 250° anniversario della nascita di Napoleone Bonaparte, ha deciso di ridare vigore al Napoleon Festival, manifestazione che in passato ha dato lustro e fama in tutta Europa alla nostra amata Città.
I BONAPARTE E SARZANA
Buonaparte e Sarzana, un lungo indissolubile legame fra questa nobile famiglia e la Città che ha visto dall’inizio del secolo XIII alla metà del secolo XVI, i Buonaparte fra i massimi esponenti della vita cittadina come Sindaci, Ambasciatori, Procuratori, membri del Consiglio degli Anziani, Notai, imparentati con importanti famiglie come i Malaspina, i Calandrini. Poi l’emigrazione in Corsica, allora sotto la Repubblica di Genova, come Sarzana; qui questi emigrati sarzanesi con una discendenza diretta ed ininterrotta, hanno dato i natali a colui che ha dato i maggiori lustri al casato, divenendo Imperatore dei Francesi e dominatore di mezza Europa: Napoleone Buonaparte. Che Napoleone sia discendente diretto dei Buonaparte sarzanesi è ormai fuori d’ogni dubbio, lo confermano studi recenti ed è stato affermato in più occasioni dallo stesso. Il fratello maggiore, Giuseppe, era stato a Sarzana nel 1789 in cerca di documenti che provassero le nobili origini della propria famiglia la cui storia, seppure brevemente, merita di essere raccontata.. Anche una Bonaparte per matrimonio ha dimorato a Sarzana: l’Imperatrice Maria Luisa, arciduchessa d’Austria, è stata ospite dei marchesi Remedi ed ha dormito presso i conti Picedi il 16 agosto 1817, quando era divenuta duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla.

Lo stesso Napoleone poi ritrasformerà il proprio cognome da Buonaparte a Bonaparte,
eliminando il dittongo uo, di difficile pronunciazione nella lingua francese.
A Sarzana i Bonaparte, che sono quasi tutti insigniti del titolo di "Ser" cioè notaio e hanno spesso ricoperto importanti incarichi nel governo della città: alcuni sono stati eletti alla carica di Sindaco, altri di Priore, altri ancora membri del consiglio degli Anziani, ambasciatori e procuratori della città. Riguardo ai matrimoni con importanti famiglie, va ricordato quello contratto tra Giovanni Bonaparte e Isabella Calandrini nel 1397, anno in cui viene alla luce il cugino di questa, Tommaso Parentucelli che diverrà pontefice nel 1447 col nome di Niccolò V, grande umanista e fondatore della biblioteca vaticana. Uno dei cinque figli nati da questo matrimonio, Cesare Bonaparte, sposa nel 1440, donna Apollonia Malaspina, figlia di Nicolò Malaspina marchese della Verrucola. I marchesi Malaspina costituivano una delle famiglie di più antica nobiltà della penisola imparentata, come ricorderà lo stesso Napoleone, anche coi Brunswick, casa regnante d'Inghilterra. Giovanni, figlio di Cesare, è il primo Bonaparte che, seppure temporaneamente, si trasferisce in Corsica, a Bastia, come reggente per conto della potente famiglia dei Campofregoso che univano al dominio sulla Corsica la loro signoria su Sarzana e Genova. Tra le famiglie dei Campofregoso e Bonaparte vi era, infatti, un consolidato rapporto d’amicizia rinverdita da comuni interessi letterari come dimostra l’assidua frequentazione della biblioteca dell’illustre famiglia genovese nella loro dimora di Sarzanello del colto Cesare Arrivano anche per i Bonaparte, come spesso accade, le avverse fortune ed il figlio di Giovanni, Francesco, va in Corsica quale mercenario e balestriere a cavallo al soldo di Genova. Gabriele, figlio di Francesco, anch’egli mercenario a cavallo, vende tutte le proprietà che ha a Sarzana e si stabilisce definitivamente ad Ajaccio; costui è considerato il capostipite dei Bonaparte di Corsica.
Il lettore troverà indifferentemente citato il cognome Bonaparte o Buonaparte: non si tratta di un errore di trascrizione, bensì dell'evoluzione lessicale della lingua, quando il latino si trasforma in italiano ed allora, ad esempio come nel nostro caso, il Bona diventa Buona.

Dal 13 al 15 Settembre 2019 - Piazza Matteotti
appuntamento annuale col MERCATINO REGIONALE FRANCESE
La manifestazione rappresenta una ghiotta occasione per conoscere i prodotti dell’enogastronomia francese: baguette e croissants appena sfornati, biscotti, cioccolato, dolci, formaggi e vini provenienti da tutte le regioni della Francia, accanto a spezie e frutta secca dei Caraibi francesi. Non mancano anche i prodotti artigianali: stoffe, tovaglie, saponi e profumi dalla Provenza e tanto altro.
I SELFIE DI NAPOLEONE
Mostra a cura del Museo Medagliere dell'Europa Napoleonica - Castiglion Fiorentino (AR)
Le medaglie commemorative nascono come forte strumento di propaganda pensato per creare e rafforzare il consenso delle classi elitarie di tutta Europa.
Napoleone riconobbe loro un'importanza unica tanto da affidarne lo studio e la realizzazione ad uno dei suoi più fidi collaboratori (da alcuni definito come il suo ministro della Cultura): Dominique Vivant Denon.
Costui aveva il compito di selezione i temi, scegliere gli artisti e coordinare la produzione di queste piccole opere d'arte testimoni della storia. Proprio come in un Selfie in cui la persona sceglie di ritrarsi in un certo momento, con un certo atteggiamento ed all'interno di uno specifico contesto, così Vivant Denon cercò per ogni medaglia coniata sotto la sua direzione, di interpretare i desideri dell'Imperatore di modo che ogni esemplare fosse una specie di "fotografia storica" del cursus honorum di Napoleone.
Il Museo Medagliere dell'Europa Napoleonica raccoglie oltre mille di queste medaglie coniate in tutta Europa negli anni che vanno dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione realizzando una sorta di Storia metallica europea di un quarto di secolo fondamentale per la storia del Vecchio Continente.
In collaborazione con il Circolo Fotografico Castiglionese, sono state selezionate trenta medaglie che fotografate con occhio artistico e reinterpretate con le più moderne tecnologie, danno vita ad una biografia storico-artistica della figura di Napoleone. Accompagnate da brevi cenni (in tre lingue) sulla storia raccontata nelle singole medaglie ed informazioni sugli artisti che le realizzarono, la mostra "I selfie di Napoleone" offre un modo del tutto originale per avvicinarsi ad un personaggio storico di fronte al quale non si può restare indifferenti.

I LUOGHI DI BONAPARTE A SARZANA
Oggi è ancora visibile al n. 28 di Via Mazzini quella che è stata la prima casa torre dei Buonaparte. L’ultima casa che è stata venduta nel 1567, si trovava in Piazza della Calcandola (ora Piazza Matteotti) nel Palazzo Calandrini, dove nacque il Papa Nicolà V, situato proprio di fronte al Palazzo Civico.
La principessa Charlotte è deceduta nella Locanda Defornari, nell’attuale n. 102 di Via Mazzini, oggi Palazo Massa-Neri.
L’Imperatrice Maria Luisa d’Austria ha soggiornato nel Palazzo Picedi Benettini - Groppallo al n. 37 di Via Mazzini dove è ancora conservata intatta come allora la camera da letto.